Proprio come avevamo
immaginato, il primo appuntamento di “Laboratori da Favola” è
stato intenso e ricco di emozioni.
Il piacere di
incontrare dopo un anno Eva Montanari, di trovarsi in una bella
biblioteca e di rivedere tutto il gruppo del Ròdari Club in azione,
ha creato una buona energia. Una miscela di voglia di fare,
soddisfazione per un obiettivo raggiunto, ed il piacere di
condividere delle passioni comuni.
La Sala Baldini,
della Biblioteca Comunale di Santarcangelo, per l’occasione si è
trasformata in un laboratorio per artisti: bambini, genitori,
studenti, insegnanti, sotto la guida di Eva Montanari hanno
trasformato i loro giocattoli preferiti in personaggi fiabeschi. Gli
artisti hanno disegnato tra le velature di carte sottilissime. Usato
tratti morbidi e tratti duri. Trasformato i personaggi
semplificandoli e muovendoli nello spazio, per poi sperimentare il
brivido del colore acrilico che si insinua tra le venature della
carta di riso.
Abbiamo poi proposto
la lettura ad alta voce di Soldatino e Ballerina interpretando anche
le immagini. Così i personaggi disegnati da Eva Montanari hanno
preso corpo e voce.
E’ arrivato poi il
momento di far parlare l’autrice, di presentare al pubblico
“Soldatino e Ballerina”.
Ovviamente molte
domande sul percome e perché rifare una fiaba di Andersen. In
effetti tra noi lettori questa domanda è stata posta tante volte. Ed
abbiamo avuto una risposta. Sappiamo che la nostra
autrice-illustratrice produce molto. Alcuni lavori di Eva Montanari
vengono pubblicati solo all’estero. E da un editore cinese era
arrivata la richiesta di illustrare la fiaba del soldatino di stagno.
Così Eva si mette al lavoro. Disegna tutta la storia: il soldatino
che essendo senza una gamba viene messo in disparte; si innamora
perdutamente di una ballerina che danza su una gamba sola; tante
avventure che lo allontanano dal suo amore, mentre poi il destino lo
farà ritornare a casa dalla ballerina (dentro la pancia di un
pesce). La fiaba di Andersen finisce tristemente con il Soldatino e
la Ballerina che vengono bruciati in una stufa mentre ardono d’amore.
Questa era la triste storia. Ma poi succede che l’artista mentre
disegna i suoi personaggi si affeziona, o forse meglio dire si
immedesima nella storia. L’artista pensa che questo amore abbia
diritto di esistere. L’artista decide di riscrivere la storia.
Nasce così Soldatino e Ballerina. L’albo inizia con i due
protagonisti che abbracciati e felici di stare insieme iniziano a
raccontarsi la loro storia d’amore. La storia finisce con i due
protagonisti che ricominciano a raccontarsi di nuovo la loro storia
d’amore: colpo di fulmine, dubbi, peripezie di tutti i tipi. Ma
alla fine sono in un luminoso giardino. Abbracciati e felici per il
solo fatto di stare insieme. E questo vi par poco?