domenica 29 aprile 2018

Isabella Christina Felline: rime in azione




Ci sono cose che si imparano solo conoscendo ed ascoltando le persone e proprio per questo ci è piaciuto l’incontro con Isabella Christina Felline.
Abbiamo compreso quanto lavoro e quanta competenza ci sono dietro alle sue “giocose sfilate” di poesie e filastrocche. Quanto studio e preparazione (fino a due anni) per un progetto editoriale. Sotto l’aspetto di una dolce fatina della scrittura, si nasconde in verità una seria e ineccepibile pedagogista. E quando l’accademica si riposa, ecco arrivare l’instancabile animatrice e ideatrice di mille laboratori per tutti i gusti e tutte le età. La cosa che accomuna tutti gli aspetti e ruoli giocati da Isabella è quella di viverli con lo stesso impegno, entusiasmo, intensità.
Tra le tante cose emerse durante l’incontro di venerdì 27 aprile a Rimini, ci piace sottolineare (essendo il Ròdari Club formato da lettori volontari) l’impegno di Isabella per la diffusione della narrativa italiana per ragazzi, la fiducia nelle piccole case editrici, che paradossalmente, sono le uniche realtà in Italia a sostenere e produrre editoria di qualità per ragazzi.
A questo proposito Isabella Felline si è tolta una grande soddisfazione: Animali di Versi, il suo albo pubblicato per Uovo Nero Edizioni è diventato un Best Seller, ristampato a grande richiesta grazie al passaparola di insegnanti, educatori e raccontatori di storie, che hanno trovato in questo albo spunti per laboratori e molto piacere nella lettura ad alta voce.
Isabella si cimenta anche in avventure editoriali del tutto inconsuete: Il suo Prima o Poi è un libro tattile con testo in alfabeto Braille, prodotto ed assemblato a mano dall’autrice pezzo per pezzo. Questa opera “sensoriale” racconta una storia che si scopre con il tatto attraverso forme e materiali differenti. Per ogni copia di Prima o Poi sono necessari cinque giorni di lavorazione, per ritagliare, incollare ed assemblare i diversi materiali che compongono il libro.
Per Isabella Christina Felline, la lettura è tutto. E’ normale dunque che svolga il suo lavoro con tanta passione. I libri creati per il suo pubblico, formato da grandi e piccoli, non vogliono proporre “grandi messaggi”, ma inviti. Inviti ad essere sempre curiosi a guardarsi attorno con attenzione, meraviglia, stupore.







giovedì 26 aprile 2018

Gek is bek!


L’attività del Ròdari Club è iniziata lo scorso anno proprio con un incontro con il Maestro Gek. Durante questi intensi mesi non ci siamo lasciati scappare nemmeno un’occasione per seguire la sua attività di teatrante, autore e raccontastorie.
Avevamo ancora voglia di averlo tutto per noi, per poterci parlare, continuare discorsi lasciati in sospeso, imparare qualcosa di nuovo e di vecchio.
Ed ecco che grazie ad una grande donna, Lella Marazzini (manager, art director, regista della premiata ditta Gek Tessaro) siamo riusciti a ritagliarci un pomeriggio in compagnia del nostro autore del cuore.
Il 29 maggio, alla Biblioteca Baldini di Santarcangelo di Romagna, potremo goderci un pomeriggio di pura creatività.
Due occhi, un naso e una bocca è il titolo del laboratorio che Gek Tessaro proporrà a trenta fortunati “allievi”. In programma un’ora di pura teoria avente per tema l’educazione all’immagine, per poi proseguire con la vera e propria creazione di figure originali. Anzi originalissime!
Disegneremo, ritaglieremo e incolleremo, dando sfogo alla nostra creatività.
Fatevi avanti… Gek is bek!

lunedì 23 aprile 2018

Isabella Felline a Leggere, scrivere, illustrare


Leggere scrivere illustrare chiude la seconda edizione con un’autrice “insolita”. Forse meglio dire unica. Fino ad oggi abbiamo ospitato autori-illustratori mentre Isabella Christina Felline è una scrittrice e poetessa. Nei libri di Isabella, le immagini sono importanti, ma di quest’ultime se ne occupano illustratrici che lavorano con lei a stretto contatto.
Con rime, parole e giochi, i libri di Isabella Christina Felline vanno alla scoperta del mondo e delle persone che lo abitano.
La scrittrice ha due anime, una svizzera che emerge indiscussa meticolosità della sua preparazione e l’altra salentina che si rivela nel suo essere una persona dolce, calorosa, curiosa delle parole e del fare degli.
Isabella Felline scrive per bambini, ma si rivolge anche agli adulti. Questo ci conferma che i libri di qualità hanno più livelli di lettura. Come ci spiega l’autrice: I miei libri sono “anche” per bambini e ragazzi.
Quando non scrive Isabella porta avanti progetti che promuovono l’importanza del libro e delle biblioteche nella comunità e idee piccole ma rivoluzionarie come il Piedibus.
Come sassi può essere considerato il suo libro manifesto: un lavoro sull’identità, sui modi di dire, una ricerca sulla diversità come valore. Ricerca sviluppata usando metafore per raccontare e rappresentare la vita.
La parola è alla base del lavoro di Isabella Christina Felline, ma anche la curiosità ed il rispetto per la diversità degli altri.

domenica 15 aprile 2018

Determinazione, matite e passione



Finalmente Alice Barberini è al Museo della Città di Rimini.
No, non ha una sua mostra allestita (almeno per ora) è alla Sala degli Arazzi per aprire la seconda edizione di Leggere, scrivere, illustrare.
Tutto fa pensare ad un bell’incontro: l’autrice ha voglia di parlare del suo lavoro e c’è il pubblico giusto: amici, aspiranti raccontastorie, molti lettori volontari, insegnanti e appassionati di albi illustrati. La foto di copertina che ritrae Alice con le lettrici-intervistatrici del Ròdari Club alla fine dell’incontro, spiega da sola quanto sia stato appagante questo appuntamento libresco.
Come al solito l’incontro si apre con la lettura dei libri pubblicati dall’ospite, poi inizia l’intervista. Sappiamo ora quali studi ha fatto Alice, che disegna da sempre e non usa artifizi digitali per le sue belle tavole, anzi, ci mostra i suoi attrezzi del mestiere: un astuccio con una decina di matite. Ma come, libri come Il cane e la luna e Hamelin, la città del silenzio nascono da strumenti così semplici? Si, quello che fa la differenza è chi li usa. E saper disegnare non basta perché il disegno è solo il veicolo che deve trasportare la storia. E le storie Alice Barberini le sa raccontare, le sa inventare. Queste invenzioni le trasforma in dettagliati progetti fatti di personaggi, luci, inquadrature che dopo mesi e mesi di lavoro diventano tavole pronte per essere impaginate, editate e andare in stampa.
Abbiamo così scoperto che il primo libro di Alice è nato da una sfida: un editore le aveva fatto i complimenti per i suoi disegni, ma: “Manca una struttura narrativa” commentava il boss. E allora ferita nel suo orgoglio di autrice Alice ha raccolto la più dura delle sfide: progettare un silent book. Se non sai raccontare una storia, il silent book è una sfida impossibile. Così è nato “Il cane e la luna”. L’idea dell’albo è nata dall’immagine di copertina e poi è cresciuta disegno dopo disegno insieme alle idee per costruire la narrazione. Con questo albo è arrivato l’interesse dell’editore Orecchio Acerbo ed è decollata la carriera di Alice Barberini.
Anche il secondo albo è nato da un intreccio di idee, ce lo spiega la stessa Alice: “l'idea di Hamelin è nata da una foto che ha scattato mio padre a Portobello Road negli anni 80: ritraeva un musicante di strada con un carrettino molto simile a quello del libro. Ma l'uomo che lo suonava sembrava quasi un pirata, da come era vestito, dall'atteggiamento, da come fumava… l’immagine racchiudeva una forte contraddizione tra quello strumento musicale così romantico e fiabesco, e l'uomo così misterioso. Ho iniziato a fantasticare intorno all'ambiguità di alcuni protagonisti delle fiabe, al loro essere indefiniti nel bene nel male: ne buoni, ne cattivi (come l'essere umano d'altro canto). Così mi è venuta in mente la fiaba del Pifferaio magico, che conteneva anche "l'elemento musica". Ho fatto delle ricerche, ed ho scoperto non solo che Hamelin esiste veramente, ed è Hameln, ma che la fiaba ha un fondamento di verità: infatti sul finire del 1300 ad Hameln sono spariti circa 130 bambini. Al di la della cause di questa sparizione, mi colpì molto il fatto che ancora oggi esiste una via ad Hameln (la via senza tamburi, appunto) in cui è vietato cantare e ballare come segno di rispetto in merito a questa vicenda. E da qui è partita la città del silenzio.”
Durante l’incontro al Museo Alice ci ha sorpreso svelandoci che il prossimo albo sarà un altro silent book... ma molto rumoroso, poichè ambientato in una metropoli e grande novità, il libro sarà a colori.
Alla fine dell’incontro abbiamo capito che Alice Barberini sa quello che vuole, ha la giusta determinazione per regalarci molti altri libri... e che ci piace molto.







lunedì 9 aprile 2018

Alice Barberini, favole e disegni





Leggere, scrivere, illustrare arriva alla seconda edizione. Il lavoro del Ròdari Club nel secondo anno di attività è stato molto intenso: abbiamo organizzato incontri, laboratori, letture in scuole e biblioteche. Avviato inoltre una collaborazione con la Biblioteca Baldini che a fine maggio ospiterà un grande incontro (ancora segreto). Potevamo ritenerci soddisfatti per questa stagione. Poi la disponibilità di due autrici imperdibili hanno risvegliato in noi le giuste energie per rimetterci ad organizzare e studiare.
Gli ospiti di Leggere, scrivere, illustrare 2018 saranno due: Alice Barberini (13 aprile) e Isabella Felline (27 aprile) al Museo della Città, Sala degli Arazzi.
Come presentare Alice Barberini? La prima cosa che possiamo con orgoglio affermare è che si tratta di un’autrice riminese. Seconda cosa, Alice è una disegnatrice straordinaria, utilizza la grafite ed al massimo un colore per creare dei suggestivi contrasti nelle sue tavole. Terza cosa, ha la capacità di raccontare molto con poche parole. 
Se siete dei lettori appassionati e vi capitano tra le mani decine di albi ogni anno, sarete d’accordo con noi che Alice ha saputo inventare uno stile tutto suo. Antico e nuovissimo e facilmente riconoscibile tra i tanti.
Fino ad oggi Alice Barberini ha pubblicato due albi per le edizioni Orecchio Acerbo: Il cane e la Luna ed Hamelin, la città del silenzio. Sono due storie che vengono dal passato che a noi lettori sono molto piaciute. Gli albi di Alice, raccontano con le immagini, fanno lavorare la fantasia e nascere un sacco di domande. E’ proprio per questo che non vediamo l’ora di incontrarla al Museo della Città. Finalmente avremo delle risposte!